Quant’è la tossicità dell’ozono se viene respirato nell’ambiente? In questo articolo ci occupiamo della pericolosità dell’ozono inalato e dei potenziali danni prodotti dalla sua inalazione.
L’ozono come gas atmosferico
L’ozono è un componente atmosferico vitale presente nella stratosfera perchè che ci protegge dai dannosi raggi ultravioletti.
Qualora si trovi più in basso nell’atmosfera, vicino alla superficie terrestre, assume un ruolo diametralmente opposto. In questa sede l’ozono diventa dannoso per l’ambiente e per le persone.
Vediamo insieme cosa si intende per tossicità dell’ozono nell’ambiente, concentrandoci su cosa accade quando avviene l’inalazione di questo gas.
Inalazione di ozono e tossicità
I sistemi industriali e il traffico dei veicoli hanno provocato danni all’ambiente attraverso l’inquinamento dell’aria nella troposfera, situata tra 8 e 17 km dalla superficie terrestre. Emissioni eccessive di agenti inquinanti di origine umana, come monossido di idrogeno (NO), varianti di diossido (NO2), monossido di carbonio (CO), metano (CH4), acido solforico e altri composti acidi, hanno causato un aumento significativo della concentrazione di ozono fino a 0,3 μg/l o oltre.
Nelle grandi città l’ozono, mescolato con altre sostanze, forma smog fotochimico, diventando il principale agente nocivo per polmoni, occhi, naso e, in misura minore, la pelle. In particolare danneggia gravemente la mucosa respiratoria, che manca di sostanze sufficienti per neutralizzare questo composto dannoso. I fluidi che rivestono il tratto respiratorio vengono facilmente sopraffatti da questa miscela di forti ossidanti. I bambini, gli asmatici e altri pazienti affetti da broncopneumopatie sono particolarmente a rischio, poiché la via respiratoria si rivela una fonte significativa di tossicità da ozono.
Per garantire quindi la sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari, le concentrazioni ambientali di ozono devono essere monitorate per non superare una soglia specifica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consente di lavorare per 8 ore a una concentrazione di ozono di 0,06 ppm (0,01 ppm equivale a 0,000002 μg/ml). Questa concentrazione è percepita molto prima come un forte odore di ozono, avvisando tempestivamente in caso di perdite o dispersioni del gas. In ogni caso l’aria nelle cliniche dovrebbe essere attentamente monitorata per mantenere un adeguato livello di ozono.
Perché un gas tossico viene utilizzato in medicina come agente terapeutico?
La tossicità dell’ozono è così radicata nell’immaginario collettivo tanto da far pensare che l’ozono sia sempre tossico. Perché invece può essere utilizzato come agente terapeutico?
Alcuni risultati scientifici riguardanti i leucociti umani, che in determinate circostanze producono ozono, possono in parte spiegare come questa molecola possa essere utile in alcune situazioni fisiologiche e patologiche.
Allo stesso modo di CO, NO e H2S, altre tre molecole gassose riconosciute come efficaci in termini terapeutici, l’ozono può agire come effettore essenziale a dosi fisiologiche, mentre diventa tossico ad alte concentrazioni. In sostanza è la dose a trasformare un agente da terapeutico a tossico.
In particolare la tossicità dell’ozono è sfruttata come un vantaggio: esso ha un potere ossidante, con il quale induce il potenziamento delle reazioni anti-ossidanti all’interno dell’organismo. Esse sono infine responsabili dell’attività anti-ossidante, anti-infiammatoria e depurante dell’ozono.
Come evitare l’ozono nell’aria dentro gli studi e ambulatori di ozonoterapia?
La dispersione dell’ozono negli studi medici e negli ambulatori è un potenziale problema per la tossicità da inalazione. Laddove vi è forte odore di ozono in un ambulatorio significa che c’è una importante perdita di ozono nell’aria ambientale, potenzialmente nociva.
Come è possibile ridurre la contaminazione con ozono dell’aria negli ambulatori?
Oltre all’aerazione degli ambienti, è possibile ridurre la presenza di ozono nell’aria negli studi medici e ambulatori usando tecniche d’avanguardia.
In particolare si possono utilizzare macchine per ozonoterapia che evitino il più possibile la dispersione e l’uso di siringhe “libere” nell’aria, in particolare quando si somministra l’ozono per via endovenosa.
Per esempio, nei centri di Terapia-Ozono utilizziamo delle macchine di ozonoterapia di ultima generazione, completamente stagne, che possono erogare l’ozono in continuo.
La macchina prevede la possibilità di connettere in maniera completamente stagna la sacca di sangue per l’iniezione dell’ozono oppure i sacchetti per la terapia topica. In questo modo non si deve utilizzare la siringa in modo multiplo, aumentando la dispersione nell’aria ad ogni passaggio.
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